Bagno Turco in Casa: tutte le migliori soluzioni per avere un hammam Domestico

Poter disporre di un bagno turco nella comodità della propria abitazione, è il sogno di molti. Ma è davvero è possibile realizzarlo? E dove è possibile collocarlo? Quanti metri quadri di superficie sono necessari? É molto costoso? Cerchiamo in questo articolo di rispondere a tutte le vostre domande e di darvi utili consigli.

BAGNO TURCO

Il bagno turco ha origini antichissime, e il suo funzionamento “si basa” sullo sfruttamento dell’umidità e del calore, per elargire un trattamento di benessere idroterapico; è un trattamento rinvigorente e rigenerante per la mente e per il corpo.

Il vapore molto caldo generato da un connubio di temperatura e umidità elevata, ha il beneficio di purificare l’organismo tramite la sudorazione e agisce, allo stesso tempo, sul benessere della pelle, sul sistema nervoso e sulla circolazione linfatica e sanguigna.

Diversi infatti, sono gi effetti benefici del bagno turco:

  • l’alta temperatura agisce positivamente sulla circolazione linfatica e sanguigna, grazie alla dilatazione dei vasi sanguigni;
  • l’ambiente accogliente e il tepore diffuso, agiscono sul sistema nervoso, elargendo un effetto rilassante e benefico psico-fisico;
  • facilita la rigenerazioni dei tessuti, beneficiando le articolazioni;
  • combatte la ritenzione idrica e anche la cellulite;
  • attraverso il sudore, vengono eliminate le tossine e le cellule morte, favorendo una epidermide purificata;
  • il vapore consente la decongestione delle mucose e del catarro in eccesso, favorendo la respirazione.

Ovviamente tutti questi benefici si ottengono con trattamenti costanti, cosa aspettate dunque a installare un bagno turco nella vostra abitazione?

BAGNO TURCO IN CASA

Molte volte si pensa che poter realizzare un bagno turco in casa, sia la prerogativa di pochi. Non è proprio così, certo è una spesa impegnativa, ma paragonabile ai molti lavori edili abitativi. Per la realizzazione di un bagno turco casalingo è possibile optare per una delle due soluzioni:

  • creare un ambiente nuovo comprensivo di box, sedute, aromi, doccia e generatore di vapore;
  • sfruttare il box doccia esistente per adattarlo al bagno turco.

Per la scelta è preferibile rivolgersi a professionisti esperti del settore, che sappranno consigliarti al meglio.

Pro e contro delle pellicole per finestre

Scegliere di applicare delle pellicole sulle finestre della propria abitazione può portare a dei benefici ma anche al alcune problematiche. Vediamo quali sono.    

Le pellicole solari per finestre, comunemente chiamate anche pellicole protettive per i raggi solari, sono una soluzione dalle molteplici caratteristiche. Possono far risparmiare denaro, migliorare il comfort di una abitazione e proteggere mobili e oggetti dalla luce del sole. Purtroppo, possono portare anche ad alcune problematiche.

Come ci confermano gli esperti di TopFilm, un’azienda specializzata nella posa di pellicole per vetri antisolari, questa barriera protettiva che si applica sulle finestre è realizzata da sottili strati di plastica o polimeri e una serie di elementi che permettono di controllare la quantità di luce e di calore che li attraversa. Grazie all’evoluzione della tecnologia nel campo di queste pellicole, con il passare degli anni anche i pochi difetti collegati a queste applicazioni sono diventati del tutto trascurabili. In ogni caso, un consumatore attento deve comunque approfondire con attenzione tutti i pro e i contro di queste applicazioni.

Il marcato del fotovoltaico in Italia: punto della situazione e prospettive per i prossimi anni

Secondo quanto riportato dal “Rapporto mensile sul Sistema Elettrico” da poco pubblicato da Terna e riportato sul sito batteriadomestica.it, nel 2018 la domanda complessiva di energia elettrica in Italia nel mese di maggio è salita dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2017, con un consumo pari a 26 miliardi di kWh. Nei primi cinque mesi del 2018 invece l’aumento è stato dell’1,6%, con una domanda di 131,6 miliardi di kWh e una variazione positiva del 2,1% al Nord, dello 0,4% al Sud mentre al Centro è rimasta pressoché invariata.

Il trend della richiesta di energia elettrica nel 2018 si mantiene tuttavia stazionario, con una produzione realizzata per l’87,3% all’interno del nostro Paese e per il 12,7% all’estero. La produzione totale nazionale ha raggiunto quota 22,9 miliardi di kWh, in crescita dell’1,1% rispetto a maggio 2017, con un aumento della quota relativa alla produzione idrica, +69,7% mentre le altre fonti sono risultate in flessione, eolico -28%, fotovoltaico -13,6%, termico -12,3% e geotermico -0,4%.

Il Pannello Solare che trasforma la Pioggia in Energia

Un team cinese di ricercatori è riuscito a lavorare a un prototipo ibrido di celle solari che potranno produrre energia dal sole ma anche dalle gocce della pioggia. A breve, in ogni stagione dell’anno, potremmo apprezzare il funzionamento di questi dispositivi, capaci di funzionare anche durante le giornate nuvolose e uggiose.

Si tratta di un aggiornamento che si è reso necessario, visto il grande successo riscontrato dall’energia solare negli ultimi anni, con un vero boom economico, grazie alla diminuzione del costo dei pannelli. Non a caso il fotovoltaico continua a far registrare record storici, che sono di gran lunga superiori rispetto a ogni altra tecnologia.

Innovazione ibrida sul solare: ci pensa la Cina

Scienziati e ingegneri stanno continuando, in ogni parte del mondo, a lavorare per rendere sempre più innovativo e competitivo questo settore. Il maggior numero di ricerche vengono effettuate in Cina, dove vi è una produzione e distribuzione sempre maggiore sul solare. Non a caso è proprio “made in China”, l’idea recente di sviluppare pannelli solari con una doppia facciata, ottimi per produrre energia, anche se la luce va a colpire la parte inferiore. In questo modo vi è un aumento di energia prodotta pari al 10%. Entro il 2025 tali pannelli, detti “double face” potrebbero conquistare il 40% del mercato del fotovoltaico.

Tesla Powerwall 2: Funzionamento e Vantaggi

Se hai già installato nella tua abitazione un impianto con pannelli fotovoltaici e vuoi sfruttare l’energia prodotta anche durante le ore notturne quando non vi è luce solare, puoi installare l’innovativa batteria domestica Tesla Powerwall 2. L’accumulatore domestico Tesla Powerwall 2 immagazzina l’energia in eccesso prodotta durante il girono e la distribuisce nelle ore notturne.

Le caratteristiche tecniche della batteria

La batteria di accumulo domestico Tesla Powerwall 2 nasce dalla collaborazione di due aziende leader nel settore dell’energia Tesla e Solar City, che hanno potenziato e innovato la precedente batteria Powerwall 1. La nuovissima batteria di accumulo domestico di Tesla ha una capacità di 13,5 KWH e la sua potenza massima di erogazione è pari a 5 KW. La durata della carica varia rispetto a quanta potenza si consuma, ad esempio se si erogano 5Kw la carica durerà due ore e mezza, mentre se si consuma un solo KW avremmo un’erogazione continua di circa 13 ore e mezza. I 13,5 KWh di energia accumulata coprono il fabbisogno energetico di un nucleo familiare di quattro persone per circa tre o quattro giorni.

Lavori in casa: come distinguere manutenzione ordinaria e straordinaria

uando si fanno dei lavori in casa bisogna saper distinguere quelli di manutenzione ordinaria da quelli di manutenzione straordinaria. In base al tipo di intervento che si andrà a fare ci sarà richiesto (o magari no) un particolare titolo abilitativo e ci sarà applicata l’Iva agevolata del 10% o quella del 21%.

Con questa mini guida riassuntiva cerchiamo di capire le principali differenze tra queste due tipologie di lavori, così come stabilite dal Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001).

1. Lavori di manutenzione ordinaria.

Cosa sono. I lavori di “manutenzione ordinaria” sono quelli che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.

GOOD WOOD 2013. SOSTENIBILITA’, TECNOLOGIA, INNOVAZIONE. SALERNO 6-7-8 DICEMBRE 2013

“Good Wood 2013. Sostenibilità, Tecnologia, Innovazione” è l’appuntamento da non perdere nel calendario degli eventi del settore. Promosso ed organizzato dalla ns. Associazione “Progetto Energia Zero”, si svolgerà a Salerno dal 6 all’8 dicembre 2013.

Con la prima edizione di “Good Wood 2013” si vuole aprire un capitolo: un appuntamento annuale interamente rivolto al mondo delle strutture in legno in un mercato, come quello del Sud Italia, ancora vergine su cui investire in informazione e formazione, con grandi prospettive di successo.

I VANTAGGI DEL LEGNO

Il legno è sempre stato fondamentale per l’uomo che, pur con modalità e criteri diversi, determinati soprattutto dalle risorse forestali disponibili, dal clima e dall’evoluzione culturale, ne ha ricavato legna per riscaldarsi e cuocere i cibi, travature, attrezzi e vari assortimenti da lavoro. Storicamente, era considerato il materiale per eccellenza (nella bibbia, ad esempio, il termine legno è sinonimo di “materiale” ed ha fornito un valido contribuito allo sviluppo della nostra civiltà.

Carpenteria, falegnameria, arredamento, ma anche carta, imballaggi, giocattoli, strumenti musicali, componenti per la nautica e il settore dei trasporti, sono solo alcuni esempi di quanto il legno faccia parte integrante della realtà quotidiana e il suo impiego copra le più svariate applicazioni. L’approfondimento della sua conoscenza come materia prima e materiale si è registrato maggiormente in quei Paesi ove esso era più abbondante e costituiva una risorsa economica primaria (ad esempio, nei Paesi nordici). In tali aree geografiche si sono sviluppati una vera e propria “cultura del legno” e suoi impieghi prevalentemente funzionali (per isolamento termico) e strutturali (per la costruzione di abitazioni civili).

STRUTTURA DEL LEGNO

Il legno possiede caratteristiche che lo differenziano molto dagli altri materiali. Esso è anzitutto “rinnovabile”, in quanto viene ricavato da organismi viventi ( gli alberi) e quindi la messa a dimora di nuove piante negli spazi lasciati liberi dalle operazioni di taglio permette di ricostruire in tempi ragionevoli il patrimonio forestale. Possiede buone caratteristiche meccaniche, una bassa densità un notevole potere coibentante, un aspetto gradevole, è facilmente lavorabile ed infine è biodegradabile o in ogni caso facilmente smaltibile. Accanto a queste qualità positive, ce ne sono altre che rendono questo materiale piuttosto difficile. Esso infatti, analogamente ai materiali compositi rinforzati con fibre, è isotropo, ovvero le sue caratteristiche fisiche e meccaniche cambiano notevolmente al variare della direzione.

Inoltre è igroscopico e quindi varia il suo contenuto di umidità e il suo volume a secondo delle condizioni ambientali; le sue caratteristiche sono inoltre fortemente influenzate dalla presenza di difetti quali nodi e fessurazioni o da danni provocati da microrganismi (insetti, funghi) o da eventi fisici come lesioni del tronco a folgorazioni, urti, ecc. I pregi, però, di questo materiale superano ampiamente i difetti, per cui, nonostante la concorrenza delle materie plastiche, del calcestruzzo, delle leghe metalliche, il legno è utilizzato da moltissime industrie per un gran numero di applicazioni. Infine, la messa a punto di semilavorati derivati dal legno (pannelli, compensati ecc..) con caratteristiche sempre più avanzate e la tendenza a usare sempre più materiali “naturali” riciclabili o rinnovabili fanno prevedere nel prossimo futuro un aumento notevole dei consumi di questa materia prima.

CARATTERISTICHE DEL LEGNO

Il legno è un materiale poroso-capillare. A seconda della massa volumica del legno, la percentuale dei pori è mediamente pari a 50-60%. Il legno ha quindi una grande superficie interna. Questo sistema costituito prevalentemente da cavità, come tutti i materiali porosi, assorbe vapore acqueo dall’aria circostante e può imbeversi, per capillarità, di acqua o di altri liquidi (ad es. soluzioni di sostanze protettive del legno, adesivi). L’umidità del legno (detta anche tenore di umidità o contenuto di umidità) ne influenza praticamente tutte le caratteristiche fisiche, meccaniche e tecnologiche. La stabilità dimensionale assume un ruolo rilevante e può essere garantita se, in fase di lavorazione, il legno possiede un umidità che manterrà anche nel successivo impiego. I parassitari del legno, animali e vegetali, necessitano, per la sopravvivenza, di un determinato contenuto minimo di umidità; è quindi possibile ottenere una buona protezione del legno semplicemente mantenendo sufficientemente bassa la sua umidità.

Umidità del legno. Il contenuto in acqua percentuale del legno (o umidità percentuale del legno) u è il rapporto tra la massa dell’acqua contenuta nel campione di legno di cui si vuole determinare l’umidità (mu – m0) e quella dello stesso campione allo stato anidro m0. Secondo questa definizione l’umidità del legno u può superare il 100%. Per esempio, l’umidità nell’alburno di legni di Conifere è u ≈ 120 ÷ 150% o anche più. Per determinare l’umidità del legno, esistono, a seconda del tipo di applicazione, un gran numero di metodi diversi; fondamentalmente si può distinguere tra: