Secondo quanto riportato dal “Rapporto mensile sul Sistema Elettrico” da poco pubblicato da Terna e riportato sul sito batteriadomestica.it, nel 2018 la domanda complessiva di energia elettrica in Italia nel mese di maggio è salita dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2017, con un consumo pari a 26 miliardi di kWh. Nei primi cinque mesi del 2018 invece l’aumento è stato dell’1,6%, con una domanda di 131,6 miliardi di kWh e una variazione positiva del 2,1% al Nord, dello 0,4% al Sud mentre al Centro è rimasta pressoché invariata.
Il trend della richiesta di energia elettrica nel 2018 si mantiene tuttavia stazionario, con una produzione realizzata per l’87,3% all’interno del nostro Paese e per il 12,7% all’estero. La produzione totale nazionale ha raggiunto quota 22,9 miliardi di kWh, in crescita dell’1,1% rispetto a maggio 2017, con un aumento della quota relativa alla produzione idrica, +69,7% mentre le altre fonti sono risultate in flessione, eolico -28%, fotovoltaico -13,6%, termico -12,3% e geotermico -0,4%.
Complessivamente la produzione di energia elettrica riconducibile alle energie rinnovabili rappresenta il 46% del fabbisogno nazionale, in crescita del 7% rispetto al 2017. All’interno di questa quota il fotovoltaico pesa per il 20%, in diminuzione dell’8%, mentre è in forte aumento l’energia idroelettrica, +17% negli ultimi 12 mesi. Nel mese di maggio la produzione relativa al fotovoltaico è stata pari a 2.432 GWh, per un totale nei primi cinque mesi del 2018 di 8.631 GWh.
Mercato fotovoltaico in Italia: situazione 2018
Il mercato del fotovoltaico si inserisce nella situazione delineata dal resoconto di Terna sull’analisi della domanda e della produzione di energia in Italia. Nonostante la flessione del settore rispetto al 2017, dovuto in parte alla netta crescita della produzione di energia idroelettrica, l’Italia si conferma nel 2018 come uno dei principali Paesi per la produzione di energia solare e fotovoltaica, con una capacità installata nel 2017 di 19,7 gigawatt e un peso dell’8,7% nel fabbisogno energetico nazionale.
Tuttavia la crescita del mercato del fotovoltaico va a rilento negli ultimi mesi, soprattutto se comparata con quella di Paesi come la Germania, +1,7GW di capacità installata nel 2017, degli USA, +10,6GW, del Giappone, +7GW e della Cina, +53GW. A livello globale l’Italia è il quinto Paese del mondo per quantità di energia fotovoltaica generata rispetto alla produzione nazionale, 8,7%, davanti alla Germania, 7% e al Giappone, 5,7%.
La situazione migliora ancora in base ai dati sulla capacità fotovoltaica installata in relazione al numero di abitanti, che posizionano il nostro Paese al quarto posto nel mondo, secondo il documento “Renewables 2018 Global Status Report” realizzato da REN21, una delle più importanti associazioni legate al mercato energetico mondiale. Per quanto riguarda la potenza installata nel 2018 nei primi due mesi dell’anno è arrivata a 60MW, con un aumento rispetto allo stesso periodo del 2017 del 17%.
Il fotovoltaico si conferma una scelta sempre più apprezzata sia dai privati che dagli enti pubblici, grazie alla diminuzione dei costi d’installazione e di costose componenti come le batterie per gli impianti fotovoltaici. Dei 60MW installati 28,7MW provengono da impianti di piccole dimensioni, in grado di produrre fino a 10kW utilizzati per uso domestico o per le piccole imprese, mentre 31,4MW sono riconducibili a impianti di potenza superiore.
Complessivamente dall’inizio del 2018 in Italia sono stati installati 700 grandi impianti fotovoltaici e 7.238 di piccole dimensioni, tra cui i micro-impianti in grado di generare una potenza fino a 3kW sono stati 3.069. In particolare la vendita di pannelli fotovoltaici è cresciuta in Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria e Lombardia, con incrementi fino al 17%. Questo trend positivo è dovuto soprattutto all’aumento dell’efficienza e della sostenibilità dei moderni impianti fotovoltaici.
Previsioni del mercato del fotovoltaico in Italia per i prossimi anni
Le prospettive per il mercato del fotovoltaico nel nostro Paese prevedono una stabilizzazione del settore, con una leggera crescita per il 2018 rispetto all’anno precedente, sia per quanto riguarda la potenza installata che il numero di impianti. Secondo uno studio condotto dalla McKinsey Global Foundation, l’Italia è uno dei pochi Paesi al mondo dove nei prossimi anni si potrebbe finalmente arrivare al pareggio grid parity tra il fotovoltaico e il fossile.
Si tratta di un coefficiente che valuta la convenienza nella produzione di una determinata quantità di energia elettrica, utilizzato per comparare le diverse fonti energetiche utilizzate. In base a questa ricerca, già dalla fine del 2018 potremmo assistere all’atteso pareggio tra i costi di produzione di energia elettrica da fonti fossili e da fotovoltaico, un traguardo storico che potrebbe accelerare ancora di più il mercato interno e le esportazioni.
Sempre secondo lo studio della McKinsey nei prossimi anni assisteremo alla nascita di operatori energetici ibridi, che grazie all’utilizzo di energie rinnovabili e integrate, di tecnologie di ultima generazione e alla riduzione dei costi di produzione porteranno alla diffusione del fotovoltaico non solo in Italia ma in tutti i Paesi del mondo. Tuttavia sono ancora da risolvere diversi problemi tecnici, tra cui le criticità legate allo stoccaggio e al pompaggio specialmente durante gli orari di picco delle richieste energetiche.