L’armonia con l’ambiente e il benessere psicofisico dell’organismo umano sono i due valori che sostengono e sottendono la nozione di Architettura e costruzione ecologica ed implicano che i requisiti di comfort, salute e sicurezza devono attuarsi in assoluta compatibilità con l’ambiente.
Il sistema “edificio” svolge il ruolo di mette in rapporto le necessità dei suoi fruitori con l’ecosistema in cui si inserisce.
Edificio, città, ambiente antropizzato ed ambiente naturale devono costituire un anello interconnesso capace di assicurare qualità abitativa nel rispetto delle risorse ambientali, delle esigenze sociali, della storia e della qualità dei luoghi.
Le tematiche fondamentali da affrontare, inerenti il manufatto edilizio, possono essere schematicamente:
A. Materiali
B. Uso corretto delle risorse
C. Benessere e salute
A. I materiali dovranno anche avere la caratteristica di:
– provenire da lavorazioni non inquinanti;
– essere realizzati con l’utilizzo di materie prime rinnovabili e possibilmente naturali;
– risultare durevoli, facilmente riciclabili e disassemblabili;
– provenire da luoghi vicini a quelli dell’utilizzo (cd prodotti a Km 0).
B. Tre principali criteri:
– utilizzo di energie rinnovabili;
– utilizzo di criteri costruttivi, quali forma ed orientamento dell’edificio, disposizione delle aperture;
– utilizzo di criteri costruttivi ed impiantistici calibrati sul tipo di struttura in base all’utilizzo.
C. Individuiamo per punti i principali fattori di inquinamento indoor:
– potenziale tossicità o pericolosità derivante da materiali da costruzione, arginabile agendo opportunamente tramite la ventilazione degli ambienti e agendo sui sistemi costruttivi;
– fonti di inquinamento elettromagnetico dovute dall’impianto interno, in parte evitabili predisponendo correttamente la distribuzione dei punti presa e degli interruttori, applicando disgiuntori, posizionando correttamente i quadri elettrici ecc;
– inquinamento elettromagnetico dovuto a elettrodotti o ripetitori, evitando di consentire le nuove costruzioni a distanze a rischio rispetto agli stessi;
– gas radon, predisponendo accorgimenti di sbarramento nei seminterrati rispetto alle possibili infiltrazioni dal terreno nelle zone a rischio:
– perseguimento di condizioni di benessere termo-igrometrico interno, progettando correttamente gli impianti, l’involucro, le schermature, nonché prevedendo adeguata ventilazione, naturale, meccanica o ibrida;
– clima acustico, regolato dalle caratteristiche dell’involucro stesso.
ECOSOSTENIBILITA’ DEL COSTRUITO
Per costruire un edificio è necessario movimentare ingenti quantità di materiali, energia e risorse naturali, è necessario ricoprire e modificare lo stato di un suolo, interagire con il paesaggio preesistente.
Successivamente, l’edificio ha bisogno di essere ancora “alimentato”, di utilizzare ancora risorse materiali ed energetiche, ha bisogno di un intorno ambientale che accolga i suoi rifiuti, li trasformi e se possibile li recuperi.
Quando viene deciso di rimuovere l’edificio stesso in tutto od in alcune sue parti è importante che queste possano tornare all’ambiente in modo semplice e naturale.
Considerando quindi l’intero ciclo di vita del manufatto edilizio, è possibile individuare quelli che sono i principi fondamentali dell’architettura bioecologica:
• analisi del sito dove sorge o sorgerà l’edificio, per sfruttarne le potenzialità e individuare gli elementi perturbatori ed inquinanti;
• analisi delle esigenze degli occupanti, in modo che il progetto sia a misura di chi vi abita;
• scelta di materiali bio-ecocompatibili, cioè non devono danneggiare l’uomo né l’ambiente;
• valutazione dei materiali in funzione al loro ciclo di vita, cioè devono essere a basso consumo energetico nella produzione, nella messa in opera e nel caso di demolizione;
• progettazione dell’edificio in modo da contenere il suo fabbisogno energetico:
– orientare correttamente l’edificio e i locali al suo interno;
– massimizzare i guadagni solari e minimizzare le dispersioni (in inverno);
– evitare fenomeni di surriscaldamento e favorire il raffrescamento passivo (in estate);
– valutare la collocazione più opportuna delle aperture;
– utilizzare impianti ad alta efficienza energetica;
• utilizzare fonti energetiche rinnovabili, come il sole, la biomassa, ecc;
• garantire il comfort interno all’edificio (termico, luminoso, acustico);
• garantire il comfort esterno all’edificio;
• integrarsi con l’ambiente, non danneggiarlo e sfruttarne le potenzialità.
SISTEMI NORMATIVI DI RIFERIMENTO
Norme Italiane
Norme CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano (www.ceiweb.it)
Norme UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione (www.uni.com)
Norme Europee
Norme EN – European Norm (www.cen.eu)
Norme Internazionali
Norme IEC – International Electrotechnical Commission (www.iec.ch)
Norme ISO – International Organization for Standardization (www.iso.org)